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“L’Io era, ciò di cui volevo apprendere il senso e l’essenza. L’Io era, ciò di cui volevo liberarmi, ciò che volevo superare. Ma non potevo superarlo, potevo soltanto ingannarlo, potevo soltanto fuggire o nascondermi davanti a lui. In verità, nessuna cosa al mondo ha tanto occupato i miei pensieri come questo mio io, questo enigma ch’io vivo, d’esser uno, distinto e separato da tutti gli altri, d’esser Io. “ Siddhartha • H.Hesse

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6 years ago

Non provare niente,

solo dolore,

senza colore,

senza rumore

6 years ago

CIÒ CHE C’È TRA LO STOMACO E LA GOLA

Nel silenzio finalmente c’era il suono che cercava, nella solitudine la compagnia di cui aveva bisogno. Aveva capito che il problema non erano gli altri, il mondo così come era e che andava bene a tutti, il problema era il suo modo di sentire, di essere, di capire, il problema era lei. Alla fine ci erano riusciti, gli altri, gli eventi, gli anni, a cambiarla. Era in atto quel passaggio dall’incanto alla svogliatezza di una consapevolezza quasi vuota, come la valigia delle speranze che da sempre si portava dietro e che ora aveva lasciato non ricordava dove, o quando, o perché. Forse in realtà stava attraversando quello che accade a tutti e che lei insensatamente aveva pensato potesse non riguardarla, perché si era sempre sentiva diversa, ma da chi, da cosa... da qualcosa che non conosceva e che immaginava, idealizzava e quindi erroneamente millantava di capire. E invece tutto era diverso, tutto realmente scabro, senza profondità, tutto a una dimensione, quella della convenienza e dell’adattamento che oscura la bellezza della spontaneità, che però ferisce più di un coltello chi la prova, in un mondo come questo.

6 years ago
Via @defineyourgrind

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