ivomez - Ivo Mez Digital Alchemist
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10 years ago

Ideologia di gender e dittatura del pecorino 3 aprile 2014 alle ore 16.03 Quando qualcuno di potente è lì lì per tirare le cuoia, è normale che si affanni. Specialmente quando, guardandosi intorno a sè, scopre di non avere eredi. Se poi si accorge che il fuggi fuggi dei potenziali successori si deve poprio ai metodi dissennati con cui lui ha sempre tirato avanti la baracca, allora comincerà a sbraitare contro il mondo, inventandosi nemici e congiunture astrali per nascondere le proprie responsabilità, e cercando di salvare, se non il patrimonio, almeno la faccia. Morire nella consapevolezza di essere responsabili del proprio fallimento, è proprio brutto. Vale per Berlusconi, vale per Marchionne, e vale anche per la gerarchia della Chiesa cattolica italiana. Strana, la Chiesa cattolica italiana. Molto curiosa. Non era fallita sotto i colpi delle grandi dittature, e neanche, come tanti temevano, sotto la morsa dell'ideologia marxista, la quale, al contrario, era stata occasione per un grande e luminoso ripensamento, che le aveva dato nuova linfa e nuovo vigore. Ed è invece andata a intamparsi nella melma, proprio quando i regimi comunisti hanno cominciato a crollare. Allora, priva di un "rivale" intelligente, che le facesse concorrenza sul piano della speranza, della carità e della fede, ha mollato la presa; è andata in pensione. E' tornata ad occuparsi dei propri vecchi riti, incensi e paramenti, e a prendere il tè con tutti i più loschi prìncipi della terra. Dopo otto anni di papa Benedetto e tutti i precedenti di Ratzinger cardinale, il disfacimento è sotto gli occhi di tutti: messe domenicali semi-deserte, gruppi giovanili ridotti a decine scarse di elementi (quando le dimensioni di una parrocchia sono mediamente di diecimila persone), seminari che partoriscono a stento un paio di preti all'anno, prendendoli quasi con cura tra i secchioni più disadattati che escono dai licei. Se mi mettessi nei panni dei duecentoventitrè collaboratori di Bagnasco (che in realtà avrebbero la sua stessa autorità, ma nella Chiesa è bello inventarsi sempre nuove gerarchie), capirei benissimo il loro sconforto, la loro angoscia, la paura di arrivare alla pazzia. Anche perché i motivi della disgregazione sono chiari a tutti: la mania del pastore tedesco, di contornarsi di tutti i più schifosi rappresentanti di ogni mafia nell'illusione di dominarla, ha portato ora a una situazione vomitevole, in cui emerge ogni giorno un nuovo scandalo. E il rinnovamento, quello che sta tentando il buon papa Francesco, non è cosa che si fa in una stagione. Sicuramente, i nostri attuali porporati non lo vedranno, perché la loro età non lo consente. Cosa fare allora? In mancanza d'altro, loro ricorrono all'antica tattica a cui accennavo prima: quella della caccia alle streghe. La quale consiste nell'inventarsi per l'appunto una strega, e iniziare a combatterla strenuamente, distraendo l'opinione pubblica da ben peggiori verità, e tentando di passare per grandi cavalieri. La strega di oggi si chiama "ideologia di gender". E la caccia coinvolge ormai tutte le curie del bel paese, dalla prima all'ultima, comprese quelle che sembravano più illuminate. E' davvero sorprendente che anche monsignor Nosiglia, arcivescovo di Torino, fino a ieri considerato "più a sinistra di Fassino", sia sbottato proprio ieri con parole di fuoco contro la comunità omosessuale, proferendo, tra altre enormità, una frase che dice: «La lettura ideologica del “genere” è una vera dittatura che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni». Ed è ancora più sorprendente che questa bestialità sia quasi identica a quella che, pochi giorni prima, il presidente della CEI aveva pronunciato in adunanza plenaria. Se non si capisse benissimo che c'è dietro un disegno perverso, si parlerebbe di vera e propria sindrome del pappagallo. Dire che gli omosessuali vogliono imporre una dittatura basata sull'ideologia del gender, equivale a dire che i friulani vogliono imporre un regime basato sull'ideologia del pecorino. Non si capisce niente. Perché non c'è niente da capire. Non si afferra chi siano questi "omosessuali", quali siano le loro organizzazioni così potenti da imporre tirannie, che cosa sia questa benedetta ideologia del gender inventata a bella posta, e quali comportamenti pretenda di prescrivere a tutti. In compenso, son parole che suonano bene: dittatura, ideologia, pestilenza, viva la Juve... tutta roba che fa presa sulla gente, soprattutto quando si è a corto di valori, e di persone disposte a testimoniarli. Illusi. Nel chiuso delle loro stanze, non si accorgono che il vento tira da un'altra parte. Non si rendono conto che quando i loro squadroni fanatici organizzano manifestazioni contro l'omosessualità, sono in grado di portare in piazza sì e no cento persone, delle quarantamila che hanno cercato d'infinocchiare. Sabato, proprio a Torino, è andata proprio così: una manifestazione preparata attraverso un capillare lavoro di propaganda in tutte le parrocchie (mai azione pastorale fu così scientificamente organizzata a partire semplicemente da quattro frasette della Bibbia, ancorché collaterali e di difficile interpretazione), si è risolta in un piccolo raduno di un paio di centinaia di persone, tra organizzatori, politicanti a caccia di voti, e qualche adepto dell'ultima ora. Il 99.5% dei cattolici contattati, è stato a casa. Ed è ancora da vedere se domenica prossima tornerà a messa. Sicché oggi, a leggere il roboante verbo dell'arcivescovo di Torino, se non ci fosse da preoccuparsi, verrebbe da ridere. Se non ci fosse da preoccuparsi, appunto. Perché invece si capisce benissimo che nemmeno Nosiglia crede a quel che dice (lo affermo con certezza), e che invece è, come tutti gli altri, ostaggio e portavoce di ben più oscure e pericolose confraternite; strumento di organizzazioni invasate ma politicamente e finanziariamente piuttosto solide. E in ogni caso, è assurdo, vigliacco, folle, che i pastori della Chiesa e testimoni di Cristo, se la prendano con una minoranza non solo innocente ed innocua, ma tra le più bistrattate e perseguitate della storia. Far passare le vittime per carnefici, cara la sua eminenza, non ha niente a che vedere col Vangelo. O piuttosto sì: ricorda molto da vicino il trattamento subito da Gesù, innocente degli innocenti, inchiodato dai sacerdoti al legno della croce! Reverendissimo padre: siamo quasi sotto Pasqua. Lei stesso celebrerà le liturgie della passione di Nostro Signore. Si penta! Finché è in tempo. Perché il giorno del giudizio è vicino anche per Lei. Massimo Battaglio


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9 years ago

LA COLOSSALE MENZOGNA DELL'IDEOLOGIA GENDER

http://www.ingenere.it/articoli/che-genere-di-dio-lideologia-che-non-ce

http://www.internazionale.it/opinione/leonardo-bianchi/2015/03/13/teoria-gender-scuola-trieste

http://www.internazionale.it/opinione/lea-melandri/2015/06/24/family-day-famiglia-gender

http://www.treccani.it/magazine/societa/Il_family_day.html#

http://www.nextquotidiano.it/le-quattro-bufale-sul-ddl-cirinna/

http://www.internazionale.it/opinione/chiara-lalli/2015/06/17/lgbt-discriminazione-omofobi

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/05/17/news/giornata_contro_l_omofobia_chiara_saraceno_la_teoria_gender_non_esiste_-114469481/

http://www.nextquotidiano.it/oms-masturbazione-scuole-educazione-sessuale/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/17/ideologia-gender-mamme-allerta-su-whatsapp-e-terrorismo-psicologico/1784718/

http://pontilex.org/2013/11/la-bufala-dei-corsi-di-masturbazione-nella-fascia-deta-da-0-a-4-anni/

http://www.butac.it/no-non-e-omofobia/

http://www.butac.it/leducazione-sessuale-disinformazione-giornalistica/


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9 years ago
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