...Strength and courage overrides the privileged and weary eyes of river poet search naiveté...
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..nell'ora In Cui Il Tuo Nome La Prima Luce Alla Mia Finestra....
..nell'ora in cui il tuo nome è la prima luce alla mia finestra....
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differentclodbananadeputy liked this · 5 years ago
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blog-nkip liked this · 5 years ago
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nejeen liked this · 5 years ago
More Posts from Horacio-oliveira-74
Di che è mancanza questa mancanza,
cuore,
che a un tratto ne
sei pieno?
di che?
Rotta la diga
t’inonda e ti sommerge
la piena della tua indigenza…
Viene,
forse viene,
da oltre te
un richiamo
che ora perché agonizzi non ascolti.
Ma c’è, ne custodisce
forza e canto
la musica perpetua ritornerà.
Sii calmo.
Mario Luzi
Amo le cose che consumate brillano come se i crepuscoli fossero fermi in esse ardendo per sempre.
I bordi delle sedie raffinati dalla devozione chiara delle dita. I bicchieri trasparenti per servire sorgenti distanti. I selciati sottomessi all'ombra. Le vesti sfilate dall'aria.
Amo la loro affaticata servitù di diamante appagato, la sommessa passione dei loro silenzi.
Amo la loro anima d'autunno che fu alta e condivise gli occhi del miracolo.
Il loro modo di darci l'oblio, senza pianto né violenza, come una saggia prossimità che splende, come la mano dell'amore senza nessuno.
Amo i libri vecchi manipolati dalla luce, i ciottoli che stanno nella mano dove ardono paesaggi lontanissimi.
Perchè va verso l'addio la loro lenta musica, si abbracciano all'ombra senza gemere, silenziose come il fuoco dimenticato delle lampade che restano sole al giungere dell'alba. (Laureano Alban)
La materia non pesa.
Il tuo corpo ed il mio, uniti, non sentono mai schiavitù, sentono ali. I baci che tu mi dài sono sempre redenzioni: tu baci verso l’alto, e qualcosa di me porti a luce, costretto prima nel fondo oscuro. Lo salvi, lo guardiamo per vedere come ascende, e vola, per l’impulso che gli dài, verso il suo paradiso dove ci aspetta. No, non opprime la tua carne e neppure la terra che calpesti né il mio corpo che stringi. Sento, quando mi abbracci, che ho tenuto contro il petto un lieve palpitare, vicinissimo, di stella, che viene da un’altra vita. Il mondo materiale nasce quando tu parti. E sull’anima sento quest’oppressione enorme di ombre che hai lasciato, di parole, senza labbra, scritte su fogli di carta. Restituito alla legge del metallo, della roccia, della carne. La tua forma corporea, il tuo dolce peso rosa, è ciò che mi rendeva il mondo più lieve. Ma ciò che non sopporto e che mi schiaccia, chiamandomi alla terra, senza te per difendermi, è la distanza, è il vuoto del tuo corpo.
Sì, tu mai, tu mai: il tuo ricordo, è materia. (Pedro Salinas)
[…]
puoi sapere se fidarti di qualcuno solo se ti fidi di lui.
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[dal film Hemingway & Gellhorn ]
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https://youtu.be/QzmMB8dTwGs
Nick Cave & The Bad Seeds - Henry Lee
..prendetevi un po’ di tempo ...