Dino Buzzati - Tumblr Posts
Dino Buzzati: Hajtóvadászat öregekre - Szegedi Piaristák
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A drukker-huligánok juttatták eszembe ezt a novellát; ha nem halt volna meg 1972-ben, OK Boomer! is lehetett volna a címe

"... Dietro i vetri, nella sera d'inverno, probabilmente noi rimarremmo muti, io perdendomi nelle favole morte, tu in altre cure a me ignote. Io chiederei "Ti ricordi?", ma tu non ricorderesti... " Inviti superflui - La boutique del mistero - Dino Buzzati
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“..e l’acqua urtando impazzisce, diventa biscia, epilessia, arpa, perdizione ma lei sopra coi tacchi a spillo levita, fluttua, gioca e sorride con l’evidenza soverchiante di una sapiente bambina, qui ritrovando il succo irresistibile e vero della vita…” Un Amore - Dino Buzzati
Giorno verrà - Dino Buzzati
Coi progressi della medicina vivrai ancora ott'antanni, come minimo, amore. E io, a quel tempo, polvere. Polvere, e qualche osso, se mai. Ma questa non sarà morta che scrivo; per il pianto e la vita che ci metto. E lieve scenderà sul letto dell'immenso ospedale dove starà morendo la vecchia che porta il tuo caro nome. Nell'interno del corpo in sfacelo una bambina tremerà di paura singhiozzando: l'anima tua, sempre la stessa! Non più musiche allora, non creme di bellezza, abiti chic, né desiderosi sguardi, né attese della fortuna. Un rudere abbandonato sul letto numero 15 secondo reparto chirurgia. A ricordarsi di te in tutto il mondo, soltanto queste mie parole, e tu non le capirai perchè non le hai mai capite. Ma ti calmeranno un poco la pena e la solitudine.

E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni parte del mondo. Ma tu – adesso ci penso – sei troppo lontana, centinaia e centinaia di chilometri difficili a valicare. Tu sei dentro a una vita che ignoro, e gli altri uomini ti sono accanto, a cui probabilmente sorridi, come a me nei tempi passati. Ed è bastato poco tempo perché ti dimenticassi di me. Probabilmente non riesci più a ricordare il mio nome. Io sono ormai uscito da te, confuso fra le innumerevoli ombre. Eppure non so pensare che a te, e mi piace dirti queste cose.
(Dino Buzzati, Gli inviti superflui)