...Strength and courage overrides the privileged and weary eyes of river poet search naiveté...
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Horacio-oliveira-74 - Naivete
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Se esisti per davvero – fatti avanti, sii nuvola, caprone, aviatore, porta con te occhi, bocca, voce, – chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi, prendimi tra le braccia, proteggimi, nutrimi con la settima parte di un pesce, fammi un fischio, dissodami le dita, ricolmami di aromi, di stupore, – resuscitami.
Nina Cassian, “C’è modo e modo di sparire. Poesie 1945-2007”. (via punti-disutura)
La materia non pesa.
Il tuo corpo ed il mio, uniti, non sentono mai schiavitù, sentono ali. I baci che tu mi dài sono sempre redenzioni: tu baci verso l’alto, e qualcosa di me porti a luce, costretto prima nel fondo oscuro. Lo salvi, lo guardiamo per vedere come ascende, e vola, per l’impulso che gli dài, verso il suo paradiso dove ci aspetta. No, non opprime la tua carne e neppure la terra che calpesti né il mio corpo che stringi. Sento, quando mi abbracci, che ho tenuto contro il petto un lieve palpitare, vicinissimo, di stella, che viene da un’altra vita. Il mondo materiale nasce quando tu parti. E sull’anima sento quest’oppressione enorme di ombre che hai lasciato, di parole, senza labbra, scritte su fogli di carta. Restituito alla legge del metallo, della roccia, della carne. La tua forma corporea, il tuo dolce peso rosa, è ciò che mi rendeva il mondo più lieve. Ma ciò che non sopporto e che mi schiaccia, chiamandomi alla terra, senza te per difendermi, è la distanza, è il vuoto del tuo corpo.
Sì, tu mai, tu mai: il tuo ricordo, è materia. (Pedro Salinas)
Il tuo nome – ah, non si può! –
Il tuo nome è un bacio sugli occhi, sul tenero freddo delle palpebre immobili.
Il tuo nome è un bacio dato alla neve. Un sorso di fonte, gelato, turchino.
Con il tuo nome il sonno è profondo.
Marina Cvetaeva
Sei sola, completamente immersa in te stessa. Cos’hai là dentro? Portami con te per favore, nascondi anche me laggiù.
_ David Grossman
Ph. Natalia Drepina ©