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Guarda "It's Never Over (Hey Orpheus) - Arcade Fire (Live At Earls Court)" Su YouTube

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We stood beside

A frozen sea

I saw you out

In front of me

Reflected light

A hollow moon

Oh Eurydice

It’s over too soon....  

  • edo22arcanos
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3 years ago

Guarda "R.E.M. - Be mine (Mike on bus version)" su YouTube

I never thought of this as funny

It speaks another world to me

I want to be your Easter bunny

I want to be your Christmas tree.

I’ll strip the world that you must live in

of all its godforsaken greed.

I’ll ply the tar out of your feathers.

I’ll pluck the thorns out of your feet.

you and me.

you and me.

and if I choose your sanctuary

I want to wash you with my hair.

I want to drink of sacred fountains

and find the riches hidden there.

I’ll eat the lotus and peyote.

I want to hear the caged bird sing.

I want the secrets of the Temple.

I want the finger with the ring.

you and me.

you and me.

you will see.

that if you make me your religion

I’ll give you all the room you need.

I’ll be the drawing of your breath.

I’ll be the cup if you should bleed.

I’ll be the sky above the Ganges

I’ll be the vast and stormy sea.

I’ll be the lights that guide you inward.

I’ll be the visions you will see.

the visions you will see.

you will see.

you will see.

you and me.

you and me.

you and me.


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3 years ago

Canzonette mortali

Io che ho sempre adorato le spoglie del futuro

e solo del futuro, di nient’altro

ho qualche volta nostalgia

ricordo adesso con spavento

quando alle mie carezze smetterai di bagnarti,

quando dal mio piacere

sarai divisa e forse per bellezza

d’essere tanto amata o per dolcezza

d’avermi amato

farai finta lo stesso di godere.

Le volte che è con furia

che nel tuo ventre cerco la mia gioia

è perché, amore, so che più di tanto

non avrà tempo il tempo

di scorrere equamente per noi due

e che solo in un sogno o dalla corsa

del tempo buttandomi giù prima

posso fare che un giorno tu non voglia

da un altro amore credere l’amore.

Un giorno o l’altro ti lascio, un giorno

dopo l’altro ti lascio, anima mia.

Per gelosia di vecchio, per paura

di perderti – o perché

avrò smesso di vivere, soltanto.

Però sto fermo, intanto,

come sta fermo un ramo

su cui sta fermo un passero, m’incanto…

Non questa volta, non ancora.

Quando ci scivoliamo dalle braccia

è solo per cercare un altro abbraccio,

quello del sonno, della calma – e c’è

come fosse per sempre

da pensare al riposo della spalla,

da aver riguardo per i tuoi capelli.

Meglio che tu non sappia

con che preghiere m’addormento, quali

parole borbottando

nel quarto muto della gola

per non farmi squartare un’altra volta

dall’avido sonno indovino.

Il cuore che non dorme

dice al cuore che dorme: Abbi paura.

Ma io non sono il mio cuore, non ascolto

né do la sorte, so bene che mancarti,

non perderti, era l’ultima sventura.

Ti muovi nel sonno. Non girarti,

non vedermi vicino e senza luce!

Occhio per occhio, parola per parola,

sto ripassando la parte della vita.

Penso se avrò il coraggio

di tacere, sorridere, guardarti

che mi guardi morire.

Solo questo domando: esserti sempre,

per quanto tu mi sei cara, leggero.

Ti giri nel sonno, in un sogno, a poca luce.

1982-1983


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3 years ago
Vedi,

Vedi,

in questi silenzi

in cui le cose s’abbandonano

e sembrano vicine a tradire

il loro ultimo segreto, talora

ci si aspetta di scoprire

uno sbaglio di Natura,

il punto morto del mondo,

l’anello che non tiene,

il filo da disbrogliare

che finalmente ci metta

nel mezzo di una verità.

Eugenio Montale, da I limoni

3 years ago

Sono quella che sono.

Un caso inconcepibile

come ogni caso.

In fondo avrei potuto avere

altri antenati,

e così avrei preso il volo

da un altro nido,

così da sotto un altro tronco

sarei strisciata fuori in squame.

Nel guardaroba della natura

con un mucchio di costumi: di

ragno, gabbiano, topo campagnolo.

Ognuno calza subito a pennello

e docilmente è indossato

finché non si consuma.

Anch’io non ho scelto,

ma non mi lamento.

Potevo essere qualcuno

molto meno a parte.

Qualcuno d’un formicaio, bianco, sciame ronzante,

una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.

Qualcuno molto meno fortunato,

allevato per farne una pelliccia,

per il pranzo della festa,

qualcosa che nuota sotto un vetrino.

Un albero conficcato nella terra,

a cui si avvicina un incendio.

Un filo d’erba calpestato

dal corso di incomprensibili eventi.

Uno nato sotto una cattiva stella,

buona per altri.

E se nella gente destassi spavento.

o solo avversione,

o solo pietà ?

Se al mondo fossi venuta

nella tribù sbagliata

e avessi tutte le strade precluse?

La sorte, finora,

mi è stata benigna.

Poteva non essermi dato

il ricordo dei momenti lieti.

Poteva essermi tolta

l’inclinazione a confrontare.

Potevo essere me stessa – ma senza stupore,

e ciò vorrebbe dire

qualcuno di totalmente diverso.

Wislawa Szymborska

3 years ago
 AL-BILLANB, Poeta Arabo Siciliano

AL-BILLANŪBĪ, poeta arabo siciliano

..Per troppa tenerezza riconobbe i segni dell'abbandono..

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