Durante I Lunghi Viaggi In Macchina Facevi Una Cosa Strana: Con Il Dito Appiccicato Al Finestrino Seguivi

Durante i lunghi viaggi in macchina facevi una cosa strana: con il dito appiccicato al finestrino seguivi le linee del paesaggio che lentamente cambiava, delle montagne, delle colline, del mare. Poi è arrivata la sera, la terra era andata avanti nel suo giro su se stessa mentre tu attraversavi l’Italia da Nord a Sud, e ti sei ritrovata col dito appiccicato alla luna. È stata come una scossa, e in un secondo i tuoi ricordi hanno viaggiato dallo spazio fino al finestrino di una macchina lungo la A14
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Ripetimi tutto, non serve che parli

Raccoglievi i pezzi di te sparsi sul pavimento, senza neanche più fare attenzione a non tagliarti. Mezzogiorno, la tua camera immersa nel buio e il caldo lancinante un sibilo acuto tra le meningi. Ogni tanto spuntava un ricordo, una cartolina dagli abissi, come quella foto di te al fiume mille estati fa. Eri tu? Eri lei? Ma non stavi più respirando



E allora forse mi rivedrai in una scritta su un muro, quando una notte le luci cominceranno a girare sempre più forte, nei moti circolari delle foglie che cadono, nei papaveri ancora rossi lungo i binari