Solitudine - Tumblr Posts - Page 2
E ditemi voi come si fa a vivere così. Non ho fame, non sento tanta fame. Sento malessere, sento debolezza ma non ho la voglia di mangiare, di masticare cibo. Ma sto male, non ho forze. Ho il cervello scollegato, fatico a ragionare, pensare concretamente. Mia nonna ha più energie di me e, no, non è una battuta. Come si può realizzare qualcosa, un sogno? Costruire una famiglia? Mantenere una relazione? Non ho nemmeno le forze, le energie fisiche e mentali per svolgere le indispensabili azioni quotidiane.
Perché? Forse perché è quasi bello entrare in questa bolla apatica di vuoto in cui quasi non sento nulla, proprio perché non ho le energie nemmeno per sentire le mie emozioni. Fisso il vuoto, musica nelle orecchie, espressione assente e niente. Tutto scorre.
NON è bello. Ma è MEGLIO del dolore.
-PersaDentro-
31/10/22
Quanto fa male sentirsi soli sentirsi allontanati non sentirsi parte del mondo
Forse un giorno tutto questo sparirà.
-PersaDentro-
Si dice "meglio soli che mal accompagnati" ma ne siete proprio sicuri? Avete mai provato la sensazione di essere SOLI, senza nessuno, avete idea di come ci si senta? Certo se si é male accompagnati si soffre ma si passano anche bei momenti ma soli, se anche ci fossero bei momenti non ci sarebbe nessuno con cui condividerli.
Sono sola, un po' di compagnia?
Sei il promemoria di ogni mio sbaglio
-hope-love-life-
Per un attimo mi era sembrato di essere in un film le facce sommesse di prima mattina al binario che è lo stesso dei cento giorni prima carrozza sette posto numero 3: l’inquadratura che stringe su di me che non c’entro nulla con la vita che avanti il treno va di nuovo il mondo scorre lentamente guardare attraverso mille finestrini e non vedere mai niente
Effetti collaterali
Siamo due pianeti che girano su due orbite parallele
Lascia che i nostri baci abbattano ogni muro, abbattano il mondo. Nessun confine tra me e te
Mi piaci anche quando non dici niente, anche se un po’ mi spavento quando stai in silenzio e io rimango su questo mondo senza pensare a nient’altro e quel nient’altro eri tu
L’acqua cadeva, una goccia alla volta, sugli occhi chiusi e trasformava i nostri sogni in film in bianco e nero. Non ci toccavamo, ma sentivo la tua presenza, come un tepore di gatto accovacciato sul petto. E dentro di me pregavo che quella tortura non finisse mai
Hai l’anima che è un’isola, e io non so nuotare
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