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A Series of Unfortunate Events - Meet Count Olaf
Il riassunto è una dichiarazione oggettiva che ha lo scopo di abbreviare un testo, usando le parole trovate o scrivendo con parole nostre. Il riassunto non comporta aggiunte ne' giudizi.
IL BAMBINO CHE E' SOPRAVVISSUTO
Capitolo 1, libro 1 (la pietra filosofale).
< Il signor Dursley era direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. La signora Dursley era magra, bionda e con un collo quasi due volte piu' lungo del normale, il che le tornava assai utile, dato che passava gran parte del suo tempo ad allungarlo oltre la siepe del giardino per spiare i vicini I Dursley avevano un figlioletto di nome Dudley e secondo loro non esisteva al mondo un bambino piu' bello.
Possedevano tutto quel che si poteva desiderare, ma avevano anche un segreto (...) La signora Potter era la sorella della signora Dursley, ma non si vedevano da anni. Anzi, la signora Dursley faceva addirittura finta di non avere sorelle (...). Sapevano che i Potter avevano anche loro un figlio piccolo, ma non lo avevano mai visto. > (cit.)
Vernon era contrariato.
Il giorno in cui Harry Potter venne portato a casa dei Dursley, gufi e civette avevano girovagato per tutto il tempo, mentre persone di tutte le eta' camminavano per la strada indossando mantelli. E lo chiamavano "babbano", dicendo di festeggiare la scomparsa di Tu Sai Chi. E c'era un gatto con dei segni intorno agli occhi che si era fermato davanti alla casa e non voleva andarsene.
Peggio ancora, giravano delle voci intorno ai Potter che a Vernon non piacquero. Non voleva rivederli e loro lo sapevano. Tento' di parlarne a Petunia ma lei non voleva nemmeno sentir pronunciare quel nome e lo scoraggio' subito.
Quando i due andarono a letto, il gatto si trasformo' nella professoressa McGranitt, una anziana strega, mentre Silente, un mago con la barba bianca, era poco distante. I maghi si riunirono per discutere sulla morte di Lily e James Potter, uccisi da Voldemort. E si domandarono in che modo Harry Potter fosse sopravvissuto all'attacco.
Non solo, ma sembrava che lo stesso Voldemort fosse rimasto indebolito dalla presenza del bambino e che da allora fosse scomparso.
Hagrid, un mezzogigante, arrivo' con una moto volante portando il piccolo. La mc Granitt era contraria a lasciarlo dagli zii, ritentendoli pessimi genitori e pessime persone. Tuttavia, Silente era del parere che per Harry fosse meglio stare lontano dai maghi, per il momento.
I due depositarono il bambino avvolto dalle coperte sulla soglia dei Dursley, lasciando una lettera che spiegava i fatti - e se ne andarono.
LA MORTE DI PITON PER AMORE
L'interpretazione è quella canonica e il riassunto proviene dal capitolo 5 del libro di Laura Anna Macor, "Filosofando con Harry Potter" (Mimesis).
- SETTE ANNI DI GUAI -
Piton è il personaggio piu' sfuggente e contraddittorio perche', se ufficialmente e' schierato coi "buoni", non fa corrispondere a questa scelta un cambiamento di psicologia o una differenza di comportamento. Fin dal primo anno si dedica a salvare Harry Potter lanciando un controincantesimo che impedisce al professor Raptor di uccidere il bambino nella partita di quidditch: eppure Piton odia Harry, perche' è il figlio dell'uomo che lo bullizzava a scuola - James Potter. E Potter fu anche quello che gli porto' via la ragazza che amava: Piton non ha mai cambiato il suo punto di vista.
Il secondo anno, scoperta la gatta pietrificata, sostiene che potrebbe non essere stato Harry Potter ma lo dice come se facesse del sarcasmo.
Il terzo anno nessuno ha ancora capito che Sirius Black è innocente del tradimento dei genitori di Harry e della loro conseguente morte: benche' Piton odi Remus Lupin profondamente, non e' per odio che si oppone all'idea di assumerlo come insegnante, bensi' perche' era amico di Sirius e ritiene che potrebbe avere la tentazione di aiutarlo ad entrare a scuola, per consentirgli di uccidere Harry.
Durante il quarto anno, il Veritaserum che serve a tirare fuori la verita' da Barty Crouch jr proviene da Piton.
Nel quinto anno, Piton scopre che la visione trasmessa ad Harry di un Sirius Black torturato all'Ufficio Misteri era falsa. Pertanto avverte i membri dell'Ordine della Fenice perche' vadano in aiuto dell'esercito di Silente.
Durante il sesto anno, dopo aver ucciso Silente che stava proteggendo Harry Potter, impedisce ai Mangiamorte di torturare il ragazzo.
Nonostante tutto cio', è palpabile la sua avversione per ogni membro dell'Ordine, il disprezzo per individui di sangue non puro, il disgusto per chi cerca e accetta la compagnia di creature "subumane" come lupi mannari ed elfi domestici.
- IL NOCCIOLO DEL PROBLEMA -
< Che valore ha una scelta che non modifica in alcun senso il carattere di una persona?> (Cit.)
La chiave di lettura fornita dalla Macor deriva dal rapporto che ciascun personaggio, Piton in particolare, ha con la morte.
Dopo gli anni di scuola, Lily sposa il giovane che aveva bullizzato Piton e lo fa essenzialmente perche' membro dell'Ordine. Peraltro, lo stesso Piton da ragazzo tendeva a bullizzare i maghi nati babbani, da solo o in compagnia di altri Serpeverde. Non vede in questo comportamento una frattura o una contraddizione, come se Lily fosse altro da se stessa, un'idea della sua mente.
Severus Piton ammette davanti a lei le molestie ad altre babbane ma non ne comprende appieno la gravita'. È maligno, ma non corrotto, in caso contrario mentirebbe. È interessato unicamente ai propri desideri, ma non e' falso; tuttavia il suo è un amore immaturo rimasto ai primi anni dell'infanzia.
Piton diventa un Mangiamorte seguace di Voldemort, in parte per lenire la delusione d'amore, ma anche perche' convinto degli ideali della purezza della razza.
- DUE AMORI -
L'amore per Lily è cio' che lo ha convinto a passare definitivamente alla magia oscura, ma e' la morte di Lily che lo induce a diventare spia per conto di Silente.
Come puo' lo stesso sentimento spingere a due comportamenti antitetici?
La confusione è aumentata dal fatto che il Patronus di Piton è una cerva, come quello di Lily, il che denota sincerita' di sentimenti. Pero' non e' chiaro se lo sia sempre stato o se il Patronus sia diventato cosi' dopo la morte dell'amata, uccisa per mano di Voldemort.
Dopo aver implorato il signore oscuro di risparmiare la donna in cambio del marito e del figlio - inviano - Piton passa i successivi 17 anni a complottare contro il suo vecchio signore, facendogli credere di essergli ancora alleato. E senza dubbio Voldemort ci crede, perche' la loro ideologia condivisa vuole che Lily fosse un capriccio, un desiderio rimpiazzabile da una piu' degna pretendente di sangue puro.
Piton tuttavia non si sposa, ma chiede a Silente che nessun altro sappia le sue reali intenzioni, di fatto gettando fango su di se'. Ancora una volta, non e' con Voldemort che ha un conto in sospeso, ma con se stesso.
- LO SCOPO E LE INTENZIONI -
Se manifestare antipatia verso Harry Potter servisse al suo scopo di spia, egli dovrebbe dimostrare comprensione ed empatia verso il ragazzino, nelle occasioni in cui parla da solo con Silente. Invece il suo atteggiamento non cambia.
Piton si divide tra l'amore infantile - ma puro - l'amore maturo, corrotto e consapevole, e l'avversione per gli altri personaggi, per lo piu' conosciuti negli anni di scuola. L'amore infantile è quello dominato dall'egocentrismo e dal sacrificio chiesto agli altri. L'amore maturo porta al sacrificio di se', ragion per cui è probabile - anche se non reso esplicito - che Piton non avesse Patronus prima di apprendere della morte di Lily. O che ne avesse uno differente.
< Non stupisce che Harry ne rivendichi la centralita' (del Patronus) come testimonianza della fedelta' di Piton a Silente nel dialogo che precede il suo scontro finale con Voldemort. > (Cit.).
- LE NOSTRE CONVINZIONI -
L'odio che Piton nutre per i propri alleati, anziche' diminuire la credibilita' delle sue scelte, sembra esortare a "curare cio' che ci unisce, non cio' che divide". Il filosofo Vaihinger scrisse che le nostre idee e convinzioni non descrivono la realta', ma danno comunque una direzione che migliora la vita. "Comportati come se fosse vero", disse. Piton fa qualcosa di piu', si comporta come se ci credesse, dal momento che anche quella di Vaihinger è una convinzione.
< Egli non si limita a riconoscere la propria parte di colpa ne' acconsente semplicemente a proteggere Harry (...) Non porta solo dentro di se' il ricordo dell'errore commesso, quasi morso interiore che preclude il raggiungimento di qualsiasi felicita', ma sceglie consapevolmente e ripetutamente di confermare la decisione presa a suo tempo > (Cit.)
La morte per amore, invece dell'amore per la morte come era nei progetti iniziali.




"Commetti errori ma non pentirti.
È cosi' che si impara."
Ovvero: perche', in Harry Potter, i personaggi integralmente buoni (uno solo, in verita') sono personaggi incompiuti. Senza evoluzione propria. Non sono stati sottoposti alle stesse prove degli altri e percio' agiscono in automatico, senza dubbi e domande, in un certo senso diventando inumani.
E spiega anche perche' Lily sia adorata da Piton, ma non "amata" dal pubblico in senso stretto. Chi non perdona non ha nemmeno bisogno di perdono. Basta a se stessa.
E Lily non ha mai perdonato.
Ha cancellato Piton dalla sua sua vita e ha immaginato che James fosse un'altra persona. Cio' le è stato sufficiente a sposarlo, ma in realta' avrebbe potuto sposare un qualunque Grifondoro.
Perche' mai?...
Perche' appartiene all'Ordine e sarebbe vicino a Silente.
Perche' su Lily, il giudizio degli altri ha un peso diverso rispetto a Piton. Lei ha paura fin da piccola di essere esclusa, di essere disprezzata. Anche Piton detesta essere escluso, chiaramente, ma lui ne' e' consapevole e reagisce, seppure violentemente e incoerentemente. Lily sembra del tutto inconsapevole di essere condizionata dal giudizio degli altri ("parlano tutti male di te, non so piu' come giustificarti!") e ha persino mantenuto rapporti con la sorella che la disprezzava, bacchettando Piton quando la metteva in guardia. E condannando Harry, di fatto, a undici anni di una vita miserabile con zia Petunia.
Non che lo abbia fatto apposta... ma se Lily rappresenta un modello femminile, non la si puo' certo definire un modello desiderabile e progressista.

La sua "soluzione" al bullismo e' stato sposare un bullo. Cosa che Piton non poteva fare, e che altre ragazze non vorrebbero nemmeno.
Sarebbe bello vedere una tesi di laurea su questo tipo di argomenti, sembra che siano in tanti a farne su Harry Potter: se qualcuno è disponibile a farsi leggere, mi contatti in privato.
ALLA SCOPERTA DI HARRY POTTER:
CHi E' PETUNIA?
Harry Potter è un giovane orfano che vive a casa degli zii insieme a Dudley, il loro figlio che ha la sua stessa eta'. Zia Petunia aveva una sorella minore, Lily, della quale si vergognava perche' era una strega, tenendo segreta a tutti la sua esistenza.
L'educazione e l'alimentazione che Dudley ha ricevuto lo hanno trasformato in un idiota. Harry, il figlio di Lily, non ha mai avuto niente che fosse veramente suo, soggetto al cattivo umore del cugino e alle ritorsioni degli zii. I suoi poteri latenti gli servono solo a ricevere punizioni.
Finche' non riceve la lettera da Hogwarts.
Gli viene strappata di mano prima che possa leggerla. E quando centinaia di gufi porteranno altrettante lettere, gli zii si spaventano ...ma Petunia sembra molto piu' preoccupata dall'indirizzo scritto sulla busta. Non piu' Privet Drive, ma "ripostiglio sotto le scale".
Quindi, il mittente sa come vive Harry.
< Che cosa penseranno di noi? - esclama parlando con Vernon, suo marito - dobbiamo trasferire Harry nella vecchia stanza di Dudley. >
E anche se gli viene impedito di sapere cosa c'e' scritto nelle lettere, Harry ha l'ennesima conferma di quanta importanza dia Petunia al giudizio degli altri prima che al proprio. E si domanda chi puo' essere il mittente, per scatenare in lei tanta vergogna e tanta paura.
La storia è appena cominciata...
(Questo articolo si puo' leggere anche sul gruppo Facebook di Young Snape).



Molte cose, negli ultimi tempi, ci hanno fatto arrabbiare. Cerchiamo di riassumere un po', con l'aiuto di Wikipedia, quel marasma di notizie online, alcune fin troppo datate.
Jk Rowling si dichiara ed è considerata politicamente a sinistra, ma alcune sue opinioni non sembrano seguire la stessa linea di pensiero. Per esempio, non è d'accordo con il boicottaggio culturale di Israele, considerandolo sbagliato a prescindere, inoltre poco efficace per gli scopi che si prefigge.
Nel 2019, la ricercatrice britannica Maya Forsater dichiarò: "il sesso biologico è un dato oggettivo e un trans non è una vera donna". Non è chiaro se lo fece in privato, in pubblico, in una platea online, in una chat aziendale oppure nel suo profilo facebook. Ognuna di queste possibilità comporta responsabilità diverse e, per quanto ci possa apparire ingiusto, se lo avesse affermato nel suo profilo avrebbe avuto ragione. Perché nel profilo personale mettiamo quello che vogliamo.
Ad ogni modo, la Forsater venne licenziata perché accusata di fare discriminazioni.
Intento' causa contro il suo capo e perse.
Jk Rowling espresse sostegno e solidarietà per lei.
Chiesto un appello, il giudice diede ragione alla Forsater e ritenne che fu lei ad essere stata licenziata per motivi discriminatori. La verità giudiziaria è sempre diversa dalla realtà quotidiana e qui si sta tentando di far passare una manifestazione di ignoranza per diritto di opinione.
Joanne afferma che la ricercatrice stia subendo ostracismo per aver dichiarato che "il sesso è reale". Il che è falso. Perché la faccenda riguarda il genere, non il sesso di appartenenza. Se noi li usiamo come sinonimi, sesso e genere, torniamo agli anni settanta, dando per scontato che le bambine debbano giocare con la bambola e le pentoline, mentre ai maschietti spettano i soldatini e i robot spaziali. E che qualunque infrazione di questo comportamento (che è un costrutto sociale, non genetico) comporta la diagnosi di malattia mentale. Un bambino che piange e che non si difende dai bulli, apparirà come una femminuccia. Una bambina che ama arrampicarsi e che esprime le proprie idee, sarà considerata invadente o iperattiva.
La stessa Jk Rowling, secondo questo modo di pensare, andrebbe considerata una donna viriloide, per aver scelto una professione "maschile" e per l'aggressività e l'ostinazione con cui diffonde le proprie idee.
<Cancellare il concetto di sesso - spiega la Rowling - significa non dare la possibilità a molti di discutere delle proprie vite.>
Peccato che nessuno voglia cancellare un bel niente e che sia lei a confondere un termine con un altro.
Ciò che probabilmente l'autrice non ha capito, è che il concetto di identità è cambiato nella Storia e che non siamo più definiti dall'esterno, ma siamo chiamati ad autodeterminarci. Così come io non devo (e non voglio) considerarmi cattolica, solo perché vivo nel paese dove risiede il Vaticano, allo stesso modo un individuo può decidere se vuole essere considerato maschio o femmina. La propria immagine, come ci presentiamo in pubblico, è un problema individuale: possiamo anche non capirlo, è legittimo. Non per questo siamo autorizzati a fare pressioni sulla vita di persone estranee.
Le parole di Jk Rowling hanno anche avuto l'effetto di negare rifugio ed assistenza a persone trans vittime di abusi, paventando il pericolo che siano esse a mettere a rischio le donne, perché ovviamente non esiste una casa protetta destinata ai soli transessuali.
Questa tendenza a considerare le rivendicazioni trans come un vezzo, un capriccio del momento, una fissazione, può portare a conseguenze tragiche se viene normalizzata dalla società.
Poco tempo fa, Stephen King - appassionato della sua serie di gialli - fece vivaci dichiarazioni contro le sue posizioni transfobiche. Jk Rowling tolse il follow al celebre scrittore horror.
Solo in questi giorni si apre uno spiraglio per una riconciliazione pubblica, poiché Stephen ha espresso il desiderio di leggere un nuovo libro giallo. "Sta arrivando", ha risposto laconicamente Joanne.
La riconciliazione è vicina?
Come anche la saga di Harry ci ha insegnato, quello che si dice in pubblico e quello che si esprime in privato non sono necessariamente la stessa cosa.
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Disegno: fan art su Severus Snape donna (e incinta).

Questo articolo, senza il disegno, si puo' leggere anche alla sezione Mentions del sito Facebook di Jk Rowling. 😅 Almeno finche' non lo cancellano.

HARRY POTTER E L'ADATTAMENTO HBO
Cose che è necessario capire, prima di accingerci a guardare la serie TV di Harry Potter.
Un po' di tempo fa, ho rivisto un film che vedevo spesso da bambina, una storia di aviatori con Shirley Temple. Quando ero piccola mi divertivo. Adesso, mi stava venendo la nausea. Perché alcune persone, in questo caso adulti, hanno un atteggiamento inappropriato verso una bambina, appunto Shirley Temple.
Ovviamente, all'epoca era relativamente "normale" che una piccola attrice venisse tocchicchiata, o persino vestita in maniera sexy (alcuni film si possono solo piratare, per vederli, perché sono fuori legge secondo le norme italiane).
Ma quindi ero scema, visto che mi piaceva? No, ero piccina e non ci pensavo, semmai dovevano essere i miei a vietarmi la visione di certi film.
Harry Potter non è una saga scritta in anni così lontani, tuttavia contiene alcune scene ormai datate - perché nel frattempo la sensibilità comune si è affinata - e se i brani venissero trasposti esattamente come appaiono, si avrebbe l'impressione di normalizzare la violenza scolastica. Sarà interessante, per i registi, raccogliere la sfida: per esempio mostrare il maltrattamento di Neville da parte di diversi personaggi (e non di uno solo) senza per questo sminuire il punto di vista di Harry Potter. Punto di vista che, se non è l'unico, è comunque quello principale.
Harry Potter mi piace perché è (ancora) concepito secondo un vecchio modello: Nils Holgersson, Pippi Calzelunghe, il giardino segreto, Huckleberry Finn, il buio oltre la siepe, la Banda dei Cinque, insomma tutti quei classici in cui il bambino ha una vita segreta, riesce senza difficoltà a tenere nascoste delle cose agli adulti ed a dimostrare di sapersela cavare da solo.
Quanto questa convinzione sia illusoria non toglie il piacere della lettura.
Non è dato sapere perché in certe situazioni gli insegnanti non intervengano: il più attempato fra noi lettori vorrebbe allungare il piede per entrare nel libro a interrompere la scena. Jonathan Safram Foer, nel suo romanzo "Molto forte/incredibilmente vicino", presenta un piccolo protagonista apparentemente solo - secondo il modello dei classici - ma alla fine scopriamo che solo non lo è mai stato. Non è da escludere che, nella realizzazione della serie di Harry Potter, i registi adotteranno la stessa delicatezza nel mettere in scena le sfide che il ragazzino si trova ad affrontare.
L'importante è capire che, se qualcosa non sarà esattamente come descritta nel libro, non è per cattiveria. Sarà necessario un adattamento affinché la storia sia comprensibile in tutti i paesi, se lo scopo è la diffusione del serial. E, in questo, la censura e il politicamente corretto non c'entrano nulla.


Da Wikipedia:
"Pharmakos (greco φαρμακός) era il nome di un rituale largamente diffuso nelle città greche, simile a quello del capro espiatorio, che mirava ad ottenere una purificazione mediante l'espulsione dalla città di un individuo chiamato pharmakos (qualcosa come "il maledetto").
Ne parla, per esempio, il poeta Callimaco (fr. 90 Pf.): egli dice che un uomo scelto per la sua bruttezza veniva nutrito a spese della città, poi, un giorno stabilito, era scacciato a frustate; in altri luoghi ogni anno uno sventurato veniva "comprato" e nutrito a spese pubbliche, poi lo si espelleva a sassate dalla città."
La vittima predestinata doveva essere brutta, o deforme, o ammalata, o pazza. Meglio se tutte queste cose assieme.
Non doveva accettare le consuetudini.
Doveva rappresentare la diversita', nel suo significato peggiore, doveva essere differente dal cittadino medio.
Cacciare via o uccidere il pharmacon non avrebbe cambiato niente, ma questi rituali servono a dare coesione, non a risolvere problemi.
Il pharmacon nell'Iliade è Tersite. In Harry Potter è Piton. Poco importa che la Rowling ne fosse consapevole, uno scrittore non fa quello che vuole, fa quello che sente.
Le diverse reazioni ostili a Piton vanno dal disgusto per il suo comportamento alla derisione del suo aspetto fisico, al godimento puro per il suo triste destino. Le reazioni emotive del pubblico che odia Piton sono giuste, se collocate nella mentalita' delle societa' antiche.
Quello che non e' giusto, ed e' preoccupante, è che nessuno se ne renda conto.

Altre informazioni si possono trovare nel libro "Breve Storia della Vendetta" di Antonio Fichera, "Tersite" di Stefan Zweig e alcuni scritti di Eva Cantarella.



Vorrei togliermi una curiosita', se possibile senza essere virtualmente massacrata.
Come ha fatto, Lily, a sposare James?
Mi spiego meglio.
Come fa, una ragazza normale, anche solo a pensare di poter uscire con un tizio che ha umiliato, maltrattato e diffamato un suo amico per poterla avere?
Nel momento in cui accetta il primo appuntamento, è come se approvasse tutto cio' che lui ha fatto. Anzi, si sta oggettificando da sola.
Ci vuole molto pelo sullo stomaco per accettare questo come "bene". Il rigore morale dovrebbe valere per tutti. Se tu volti le spalle a un amico per un solo insulto, per di piu' palesemente causato dalla gelosia, sei tu che devi giustificarti, non lui.
E se non accetti nemmeno le sue scuse, il razzismo non c'entra, sei tu a essere una melma.
È ovvio che da una parte c'e' la sicurezza economica, la popolarita', il successo sportivo, il pedigree. E dall'altra c'e' la bruttezza fisica, l'ostracismo, le materie oscure, l'essere mezzosangue e asociale. Nessuno la obbligava a sposare Piton, d'altra parte perche' mantenere un'amicizia per 15 anni? Una persona che ti fa schifo la abbandoni in fretta.
"Harry Potter" ha una morale elastica a proprio uso e consumo, specialmente Lily Potter.
Convincetemi che sbaglio.

Tengo a precisare una cosa evidente, talmente evidente che nessuno ci fa piu' caso.
Il bullismo si attua verso le persone piu' deboli, socialmente parlando, cioe' che sono diverse da tutti gli altri.
Non me ne frega niente se Piton è forte con la Magia Oscura, è debole in quanto la pensa diversamente dagli altri ed e' isolato. La sua unica opportunita' era diventare bravo in quello che è il suo forte.
Chi non capisce questo, non capisce nulla.
Non puoi bullizzare una persona carina. Perche' è bella, nessuno ti viene dietro, pensano che sei scemo. La bellezza è un canone estetico che porta al successo.
E non puoi bullizzare un ragazzo popolare, perche' non penseranno che lui è una metda, ma che tu sei invidioso. Infatti Remus, testuali parole, dice che Piton era invidioso perche' James era bravo a quidditch.
Se ti prendono di mira, non puoi reagire con la sfessa tecnica della calunnia e della sopraffazione. Perche' ai piu' sembrerai patetico. Quindi, letteralmente, Piton non poteva bullizzare i Malandrini.
Io non contesto Lily per essersi sposata con James. La discuto per il modo in cui lo ha fatto. Come se lei stesse dalla parte della bellezza e della popolarita'. Come se Piton fosse una vittima sacrificale per la propria deformita', fisica o morale.
Il che fa sembrare Lily come se avesse una patata al posto del cervello.
E critico chi non si rende conto di queste cose.

Non credo che Jk volesse valorizzare un bullo perche' attraente e famoso. Credo che bisogna imparare a separare quello che dicono e fanno i personaggi dal significato della storia.
Non si puo' dire di un personaggio: "era una stronsa anche lei". Prima di tutto, non e' elegante dal punto di vista stilistico. 😅 Bisogna farlo capire con azioni, discorsi, esempi. È normale che Piton si innamori della prima strega che incontra, la sola persona che lo tratta con gentilezza. Il che non vuol dire che Lily fosse perfetta.


Defending Lily
As someone involved in the Snape fandom, I’m frustrated by the unfair criticism Lily receives. It’s disheartening to see so much disdain directed at her character, especially when many of these judgments overlook the complexities of her situation. Despite being a minor character in the books, Lily is often misunderstood and unfairly vilified, and as a Snape fan, I feel compelled to defend her. Lily deserves a fairer assessment that considers her full context, rather than being unfairly vilified.
Lily ending her friendship with Snape
Lily was fully justified in ending her friendship with Severus after he called her a slur. Although Snape was being bullied and humiliated at that moment, such a hurtful term doesn't slip out easily—it was already part of his vocabulary. He used and associated it with Muggleborns in general among his Slytherin friends, as Lily pointed out when he attempted to apologize.
““…But you call everyone of my birth Mudblood, Severus. Why should I be any different?””
It's important to note that the slur wasn't the sole reason for the end of their friendship. Their relationship had been strained for some time. Snape had long been involved with a gang of Slytherins who aspired to join Voldemort and were deeply involved with the Dark Arts. Given that Lily, his best friend and a Muggleborn, was part of the very group his associates aimed to terrorize, his affiliations were deeply troubling. Despite Lily’s efforts to distance him from his dark associations with Mulciber and Avery, Snape remained entrenched in his choices. She had been excusing his behavior for years because she cared about him deeply and did not want their friendship to end. However, everyone has their breaking point. When he called her a Mudblood, it was the final straw. She could no longer overlook his behavior or excuse it.
“It’s too late. I’ve made excuses for you for years.”
And:
“I can’t pretend anymore. You’ve chosen your way, I’ve chosen mine.”
Ending the friendship was a painful but necessary decision. It's unfair to expect Lily to bear the burden of continuously trying to "save" Snape when he was unwilling to change his ways. Despite her attempts to guide him and communicate her concerns, his own choices ultimately drove them apart.
The "Smile" During SWM
Another point of contention is the exaggerated focus on Lily’s supposed 'smile' during Snape’s bullying. It wasn’t a smile—it was a very brief twitch of her expression. When James flipped Snape upside down, Lily’s expression twitched momentarily before she continued to defend him. Some people are really blowing this out of proportion.
““Lily, whose furious expression had twitched for an instant as though she was going to smile, said, “Let him down!””
From my perspective, her reaction seems to be an involuntary response to the sudden shock of seeing Snape's underwear. It's not uncommon to smile or refrain from smiling at inappropriate times due to shock or unexpectedness. Alternatively, it could be seen as an indicator of a shift in her and Snape’s relationship, considering their strained friendship. However, Lily's subsequent actions—defending Snape and admonishing James—demonstrate her clear disdain for bullying. Furthermore, the assumption that Snape called her "Mudblood" because of her reaction is also unlikely; Snape was too preoccupied with his own humiliation to notice a fleeting twitch. Harry, observing his parents closely, might have been the only one to catch it.
Criticizing Lily for this brief, involuntary reaction and portraying her as evil is deeply unfair. It shows that she is a flawed human being like the rest of the characters.
Lily's Stance Against Bullying
Another argument I’ve heard is that Lily didn’t defend Snape from the Marauders' bullying at all or does a half-assed job. While our information is limited, we do see her stand up to James when he and Sirius insult Snape on the train to Hogwarts in their first year. Before that, when Petunia called her a freak, Lily stood her ground and told her sister it wasn’t a nice thing to say.
"“Lily sat up, rather flushed, and looked from James to Sirius in dislike. “Come on, Severus, let’s find another compartment.””
And:
“—you think I want to be a–a freak?” Lily’s eyes filled with tears as Petunia succeeded in tugging her hand away. “I’m not a freak,” said Lily. “That’s a horrible thing to say.”
Lily is depicted as a person who stands against injustice and bullying. She consistently demonstrates moral courage and empathy, defending those who are mistreated, even when it involves confronting her peers or family members. Her actions reveal a strong sense of fairness and a willingness to speak up for what is right, showcasing her integrity and compassion. Given this, it's likely she defended her best friend on numerous other occasions. Additionally, Snape probably kept most of the bullying incidents a secret from her, viewing it as humiliating. Even Sirius noted that Lily wasn’t aware that James continued to hex Snape in their seventh year. This suggests that it’s not far-fetched to assume Snape may have kept much of the bullying from her.
Lily's Marriage to James
At last, I understand why some might feel uneasy about Lily marrying James Potter, given his history as a bully toward Snape. It's completely reasonable to feel conflicted, as reconciling her choice with her past can seem challenging. However, it's important to note that by the time Lily had gotten with James, she and Snape hadn't been in touch for about two years. Their friendship had ended, and she was no longer involved in his life. This doesn’t mean she was dismissing her past with Snape; rather, she had moved on from that chapter of her life. As I mentioned earlier, Lily likely wasn’t fully aware of the extent of Snape's bullying. Additionally, she saw qualities in James that indicated he had matured to a point she could accept. Lily is not a grudge holder; she is a forgiving person who is willing to give second chances when she perceives change, which she probably saw in James.
All of this doesn’t diminish Snape’s suffering or the challenges he faced, but it highlights the complex realities of both their situations. It’s crucial to consider Lily’s perspective and avoid unfairly condemning her. She shouldn’t be demonized; her actions reflect her own limitations and struggles. Just like all the characters in the series, Lily was flawed and real. Recognizing this can help us move past the simplistic view of her as bad person and appreciate her as a multidimensional character who, like everyone, had her own battles and growth.